CURARSI CON L'ELETTROIONOTERAPIA
L'Elettroionoterapia è una terapia a scambi ionici la cui efficacia
clinica è stata ampiamente dimostrata in "trials" clinici
(sperimentazioni) effettuati sia in Italia che in Europa e che ha messo
in evidenza una stretta interazione tra correnti ioniche, membrana
cellulare e cellule.
Il nostro organismo è un complicato sistema di cariche elettriche che
interagisce anche con quelle dell'aria che respiriamo e dell'ambiente in
cui viviamo. Tali cariche sono caratterizzate dalla presenza, in diversa
percentuale, di ioni positivi e negativi (molecole di gas atmosferici
che hanno perso o acquistato una o più cariche elettriche elementari
dette elettroni).
Ne consegue che una variazione nella quantità di cariche possedute
dall'atmosfera in cui siamo immersi determina una variazione nella
composizione delle cariche elettriche del nostro organismo. Il
dispositivo medico per l'Elettroionoterapia è in grado di creare una
ionizzazione dell'aria attraverso l'impiego di un emettitore con punta
di carbonio. Orientando l'emettitore verso la cute del paziente, la
microcorrente che viene generata attraversa i tessuti biologici, senza
che avvenga nessun contatto diretto con la pelle: per questo parliamo di
terapia assolutamente non invasiva. Il flusso di ioni prodotto
dall'apparecchio, favorisce numerose modificazioni elettrochimiche. È la
membrana cellulare (il sottile involucro che delimita la cellula e la
separa dall'ambiente esterno) ad essere maggiomente stimolata in modo da
favorire la migrazione intra-extra cellulare di tutti gli elementi, ed
in particolare del calcio, ed è in grado di produrre una stimolazione di
processi di rigenerazione e riparazione dei danni cellulari e tissutali.
Questo sistema terapeutico viene perciò impiegato nella cura di tutte
quelle patologie per le quali è necessaria una riparazione cutanea
(ulcere venose, ulcerazioni cutanee, erosioni cutanee, ferite infette,
piaghe da decubito, psoriasi) e per quelle legate all'apparato
osteomuscolare e ortopedia traumatologica (traumi accidentali e sportivi
con lesioni cutanee e muscolari, tendiniti, borsiti, ernia del disco,
osteoartrosi e osteoartriti, rachide cervico-dorso-lombare). La
stimolazione degli ioni negativi esplica un'attività proliferativa delle
cellule epidermiche, incrementa la velocità del flusso ematico, riduce
l'edema infiammatorio. I tempi di guarigione risultano sensibilmente
abbreviati se confrontati con quelli necessari alle terapie
farmacologiche o all'impiego di altri mezzi fisici.
Area Clinica - Ortopedia
> traumi con lesioni muscolari tendinei e ossei accidentali e da
pratiche sportive
> artropatie artrosiche degenerative
> artriti acute infiammatorie autoimmuni e gottose
> versamenti emorragici fasciali e periarticolari post-traumatici
> dermatopatie varie: piodermiti, seborrea, psoriasi, alopecia
Area Clinica - Vascolare
> ulcere cutanee superficiali e profonde conseguenti a gravi
modificazioni patologiche del flusso
vascolare venoso e arterioso
> vasculiti autoimmuni con manifestazioni cliniche importanti (necrosi
ulcerative, ostruzioni da stenosi
emodinamicamente significativa)
> piaghe da decubito
> lesioni cutanee post-traumatiche
Effetti Terapeutici
Gli effetti sicuramente attribuibili agli ioni positivi riguardano
l'influenza sull'incremento numerico dei neutrofili, macrofagi,
mastociti presenti nei tessuti circostanti le lesioni. Inoltre
sviluppano una intensa azione battericida ed antitrombotica dei vasi
arteriosi e venosi di piccola dimensione. Gli ioni negativi esplicano
invece una attività proliferativa delle cellule epidermiche,
incrementano la velocità del flusso ematico, riducono l'edema
infiammatorio bloccando la cascata degli eventi neuroendocrini che lo
determinano, solubilizzano i trombi endovasali, deprimono la formazione
di endotelina ed esaltano la formazione di NO indispensabili al
ripristino delle strutture vascolari e tissutali danneggiate
dall'insulto traumatico, batterico e virale.L'aspetto più tipico di
questa ultima azione è dimostrato dalla attività
neoangiogenetica osservata nei tessuti ulcerati.
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